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“Mi limitavo ad amare te”: Cosa fare quando la vita ti toglie tutto

Dall’autrice del bestseller internazionale Le assaggiatrici, premio Campiello 2018, un romanzo epico e intimo, ispirato a una storia vera. L’avventura di una ragazza e due ragazzi cui il destino ha tolto tutto, ma che senza nemmeno saperlo finiranno per salvarsi l’un l’altro la vita.

In uscita il 31 gennaio, “Mi limitavo ad amare te” è una profonda storia di guerra e d’amore che ci trasporta nel cuore del conflitto balcanico, nella primavera del 1992 a Sarajevo. Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni: da troppi giorni non viene, e lui non sa più nemmeno se è viva. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Senza la madre il mondo svapora. Solo Nada lo calma, tenendolo per mano: soltanto lei, con i suoi occhi celesti, è per Omar un desiderio. Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar, na mattina di luglio un pullman li porta via contro la loro volontà. Se la madre di Omar è ancora viva, come farà a ritrovarlo? E se Ivo morisse combattendo? In viaggio per l’Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Crescendo lontani dalla loro terra scopriranno la forza dei legami, la paralisi data dall’amore mancato che è difficile da ricostruire, e la fedeltà eterna che ancora li unisce nonostante la Storia abbia spezzato ogni senso e ragione riducendo in macerie le strade delle città e anche la loro memoria.

Un libro che ti entra dentro e ti stravolge, colpendoti nel cuore come una freccia. Un romanzo che si colloca a pieno titolo nella tradizione dei grandi romanzi europei. Rossella Postorino con la sua scrittura precisa e toccante indaga le nostre questioni private, quelle che finiscono per occupare il centro dei pensieri e delle azioni degli esseri umani anche nel mezzo dei rivolgimenti storici più scioccanti. Così, mentre infuria il conflitto che per primo in Europa ha spezzato una lunga pace, ecco che ci interroghiamo sull’“inconveniente di essere nati”. Come si diventa grandi quando da piccoli si è stati amati malamente? E chi può mai dire di essere stato amato come e quanto avrebbe voluto? Nada, Omar e Danilo scoprono presto nel legame che li unisce, e che li spinge a giurarsi fedeltà eterna oppure a tradirsi, la più grande risorsa per una possibile salvezza.

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Di chi è questo aforisma? “Tutti i buoni libri…”