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“Club San Gallo”, intrighi e omicidi tra i potenti sistemi della Chiesa

Un complotto che corre sulla tratta Roma-Parigi, mescolando arte e storia. Sullo sfondo il Vaticano, con i suoi equilibri politici e i piani segreti di un club di cardinali che, se portati alla luce, sconvolgerebbero il mondo intero. Questo è il thriller firmato da Giuseppe Romito e ambientato nella città della torre Eiffel.

È proprio a Parigi che viene trovato il corpo senza vita di un funzionario di Palazzo Chigi, sgozzato nelle vicinanze dell’hotel dove alloggia. La notizia arriva presto in Italia, dove c’è il miglior amico della vittima: Anselmo Caputo, critico d’arte e aspirante politico, il quale non ci pensa due volte ad imbarcarsi per la Francia, abbandonando di punto in bianco la campagna elettorale per le Regionali in Puglia.

Giunto “en ville”, Caputo si ritroverà coinvolto in un intrigo incredibile che tenterà in tutti i modi di dipanare: per farlo dovrà scoprire i legami dell’amico e di sua moglie Agnese, implicati in un complotto internazionale che potrebbe far crollare i potenti sistemi della Chiesa.

“Club San Gallo” è un thriller entusiasmante, che si legge scorrevolmente e in cui l’autore dimostra ampia conoscenza storica degli argomenti trattati.

Chi è Giuseppe Romito. Nato a Bari nel 1976, dopo gli studi di ragioneria scopre una passione per le materie umanistiche, che coltiva leggendo soprattutto saggi di filosofia e romanzi storici. Imprenditore nel settore dei trasporti, si dedica alla scrittura per diletto. Nel 2012 pubblica, per Il Rovescio Editore, il saggio Dalla ragione all’eccesso, un percorso di tre secoli, del pensiero libero. Con Les Flâneurs Edizioni si cimenta per la prima volta nel genere narrativo, pubblicando il racconto passionale Nostos. Dove è chiara la sua passione per le arti e la filosofia. Nel suo blog, limperdonabile.info, scrive di cultura, politica e attualità, interessi rispecchiati anche dal romanzo “Club San Gallo”.

Giuseppe Romito
Club San Gallo
Fides

“Razza Poltrona. Una classe politica sull’orlo del baratro”

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