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Grande Museo Egizio, come sarà la nuova meraviglia faraonica

Di Giacomo Barelli

Il CEO di Orascom Construction, Osama Bishai, ha parlato di uno dei più importanti progetti di riferimento in fase di sviluppo nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa: il Grand Egyptian Museum, rivelando che i lavori sono stati completati per il 98% e che quindi potrebbe aprire entro la fine dell’anno.

“L’apertura programmata del museo spetta al governo, quindi non posso dare una tempistica su questo”, ha spiegato Bishai. “Tuttavia, attualmente siamo al 98% in termini di costruzione”. Ha aggiunto: “Spetta al Governo Egiziano decidere se può aprire completamente o parzialmente ma per fare una grande inaugurazione per un museo del genere, devono invitare le persone con largo anticipo rispetto all’evento. Molto Dipenderà se il COVID-19 continuerà ad avere un impatto negativo sui flussi turistici”

La sezione di Tutankhamon è quasi completata e inoltre un altro “piccolo museo” è in costruzione come parte del Grande Museo Egizio per commemorare la prima barca solare del re Khufu, tra le scoperte più importanti del ventesimo secolo, che ha fatto scalpore in vari paesi del mondo, a causa del distinto valore archeologico e patrimoniale della storia e della civiltà dell’antico Egitto.

Progettato dallo studio di architettura irlandese Heneghan Peng, che nel 2003 vinse un concorso internazionale indetto dal governo egiziano, il tanto atteso Grand Egyptian Museum, interamente dedicato all’egittologia, sorgerà ai margini dell’altopiano di Giza, a 2 km dalle piramidi. Considerato il più grande museo al mondo dedicato a una civiltà, il complesso culturale ospiterà circa 100.000 manufatti antichi e comprenderà 24.000 m² di spazio espositivo permanente, un museo per bambini, strutture per conferenze, aree educative, un centro di conservazione e ampi giardini dentro e intorno alla pianta del museo.

La topografia del sito di 500.000 metri quadrati è definita da un dislivello di 50 metri creato dal fiume Nilo, mentre si fa strada dal deserto al Mediterraneo. Sebbene le piramidi si trovino nel deserto, il museo si trova sia sulla valle che sull’altopiano, riunendo le due zone geologiche.

A causa del dislivello dell’altopiano del deserto, il design e l’allocazione del museo creano un nuovo ‘bordo’ alla topografia, definito dalla grande facciata in pietra traslucida che cambia dal giorno alla notte. La struttura del progetto è stata definita da una serie di assi visivi che si estendono dal sito verso le tre piramidi vicine.

 E per quanto riguarda il concetto generale di design il museo vuole offrire ai visitatori esperienze “stratificate” che percorrono parallelamente tutta la struttura. Ogni visitatore si muove attraverso un cortile monumentale entrando nel museo, seguito da un’area d’ingresso ombreggiata e da una grande scalinata che sale al livello del pianoro, dove si trovano tutte le gallerie. Raggiungendo quel livello dell’altopiano, i visitatori possono vedere le piramidi dall’interno del museo.

La costruzione del Grand Museum si è articolata in tre fasi:

• Fase I: sgombero e messa in sicurezza del sito per preparare la costruzione.

• Fase II: Costruzione di una caserma dei pompieri, di un centro di approvvigionamento energetico e di un centro di conservazione a parte l’edificio principale.

• Fase III: scavo e delineazione, insieme alla costruzione dell’edificio principale del museo, e del paesaggio.

La costruzione del museo ha superato il suo budget originale, aumentando il suo prezzo a oltre $ 1 miliardo.

Ormai siamo in dirittura di arrivo però, tanto che Il 17 agosto il ministro egiziano del Turismo e delle Antichità Khaled El-Enani ha presieduto un lungo workshop per discutere la strategia di gestione dei servizi nel museo, per raggiungere il piano che consente la fornitura di servizi in un modo che si addica al gigantesco edificio culturale e turistico.

Sono stati presentati i servizi operativi nel museo per garantire l’apertura ufficiale e discussi i vari meccanismi di marketing del museo, tra cui la creazione di un sito Web, pagine social e un’applicazione mobile, oltre all’organizzazione di attività culturali ed educative, per ottenere il massimo ritorno promozionale per il Grande Museo Egizio che sarà una delle meraviglie del mondo contemporaneo.

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