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“L’Estraneo perfetto”, un viaggio, sospeso fra passato e futuro per ritrovarsi

Di Giuseppe Romito

“L’Estraneo Perfetto” (Les Flaneurs Edizioni, euro 10,00) è una finestra aperta sul cuore del suo autore, Nicola De Dominicis. È possibile scoprire, attraverso le sue poesie, tutto il suo amore per ogni aspetto della vita, ma altresì delusione e riscatto, voglia di evasione e momenti di dura realtà, il desiderio e l’orgoglio di essere sé stessi, nonostante il mondo imponga una direzione diversa. Da ogni pagina traspare la passione verso l’arte di scrivere, come se ogni sua creatura potesse avere un’anima più che mai viva in ogni parola. Ma chiunque abbia la fortuna di leggerlo, può considerarlo un buon compagno di viaggio. Ogni poesia può regalarci qualcosa di noi stessi, diversa in ogni fase della vita. Come “un verso di specchio”, ogni poesia di De Dominicis ci fa scoprire, nudi, ma con un po’ più di coraggio nei confronti delle nostre sensazioni più intime. E come fosse il Narciso di Caravaggio, in uno specchio d’acqua a ritrovare, oltre “il suo bel volto”, la sua anima.

A tratti riflessione universale in versi a tratti autobiografia poetica, L’estraneo perfetto si presenta come una raccolta lirica intensa e variegata.

Con un linguaggio essenziale l’autore dipinge un viaggio, sospeso «fra passato e futuro», alla riscoperta del Sé e alla scoperta del mondo. È un percorso di scavo all’interno della propria emotività, alla ricerca delle «amorose radici» familiari, è la cronaca di una evasione impossibile che penalizza chi non riesce a rinunciare alla fantasia, è il resoconto del confronto con gli «orchi del cuore» che ognuno di noi incontra nella vita. Ed è infine, se non soprattutto, il ritratto di uno scrittore che si guarda allo specchio: il Poeta è sì un «invisibile» costretto ad adattarsi al «tempo pallido» della Prosa, ma è anche un ribelle che vive dell’«eterno altrove» dell’immaginazione, destinato, come la fenice, a risorgere «di felicità sempre più affamato/di felicità sempre più feroce».

“Dopo e contro la morte, oggi scrivo così. E questi versi che vedi sono le mie dita in cerca di te, lettore, per abbracciarti sporche di tutto l’amore e la vita che posso”

Nicola De Dominicis (1985). Si laurea in Editoria e giornalismo, consegue la specializzazione in Filologia moderna e si diploma in Archivistica paleografia e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Bari. Oggi lavora come archivista dipendente occupandosi di catalogazione e digitalizzazione.

Nicola De Dominicis
L’estraneo perfetto
Les Flâneurs Edizioni, 2021

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