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Insalata russa, perché si chiama così?

Poche ricette sono così controverse come l’insalata russa: ciò che noi chiamiamo insalata russa, innanzitutto, è conosciuta in Russia con il nome di Olivier salad mentre in Germania e Danimarca viene chiamata “insalata all’italiana”! Ogni paese, inoltre, utilizza ingredienti diversi… per esempio in Russia la presenza della carne è ritenuta imprescindibile, mentre in Polonia si aggiungono mele e sedano rapa. Ciò che conta è che sia servita come contorno, che come piatto unico, o su crostini e tartine per l’aperitivo ha un gusto che seduce sempre tutti.

Ma da dove deriva il nome che noi italiani gli diamo, perché proprio “russa”? Come nasce? Aveva gli stessi ingredienti sin dall’inizio o era diversa?

Si chiama insalata russa per le sue origini moscovite.

Negli anni Sessanta, un cuoco belga di nome Lucien Olivier aprì in Russia un ristorante francese in cui, per la prima volta, inserì nel menu un piatto fatto con petti di pernici, code di gamberi e quaglie interamente ricoperti di maionese e gelatina e decorato con uova, patate e sottaceti. Questo piatto venne mescolato nel piatto da uno degli ospiti del ristorante e così, da quel momento, lo chef lo preparò in questo modo, proprio come fosse un’insalata.

Si susseguirono negli anni a questa ricetta, tante varianti che aggiunsero i cetrioli, i capperi, il caviale e la polpa di granchio, mentre la gelatina non venne più inclusa nella ricetta.

Ecco le origini dell’insalata russa, un piatto davvero unico per gusto e consistenza.

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