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Cosa succede se non si vuole più essere una madre?

È da poco disponibile in libreria per i tipi di Fazi editore, Quello che non sai, opera prima di Susy Galluzzo avvocato calabrese naturalizzata romana. È un viaggio negli equilibri precari di quella che sembra una famiglia perfetta ma che, come tante famiglie, nasconde segni di incrinatura, di conflitti, di cose non dette e di chiarimenti mancati

di Mimmo Cacciola

Essere donna ed essere madre: esserlo con dolore e felicità, contraddizioni e mancanze, nel contemporaneo che opprime e che la liberazione sessuale, il ’68, il femminismo e tanta altra roba non è riuscita a risolvere, rispondendo alle mille domande poste dalla antica questione. Ci prova la neo scrittrice-avvocato Susy Galluzzo con il romanzo sua opera prima Quello che non sai (Editore Fazi, Collana Le strade, pagg. 240, € 16,00) a dare un senso a certi vuoti esistenziali, a certe inadeguatezze a certi cortocircuiti che quasi tutte le donne che affrontano la maternità vivono e soffrono sulla loro pelle, spesso tra la distrazione dei maschi.

Cosa succede – leggiamo nelle note editoriali – quando non si ha più voglia di essere una madre? Cosa può fare una donna stretta tra gli obblighi familiari e la sua vita di prima? Michela, detta Ella, ha passato gli ultimi anni a crescere la figlia Ilaria, dedicandosi a lei in ogni momento anche a scapito del suo lavoro di medico e del rapporto con il marito Aurelio. Ella conosce tutte le manie e le ansie di Ilaria, sa quanto è brava a tennis ma anche quanto le è difficile concentrarsi a scuola. Dopo un allenamento, Ilaria si distrae guardando il cellulare ferma in mezzo alla strada, mentre una macchina avanza veloce verso di lei. Ella non fa niente per avvisarla: rimane immobile a osservare la figlia che, salva per un soffio, se ne accorge. In quell’istante, tra loro si rompe qualcosa”.

Da questo agghiacciante episodio che mette i brividi e scopre il nervo e la cruda carne compressa da una psiche addolorata, parte tutta una vicenda di necessarie dolorose introspezioni tutte al femminile, con una particolare sensibilità che la scrittrice sa e vuole mettere a servizio della parola.

Ella così inizia a sfogarsicontinua la nota – scrivendo un diario rivolto alla propria madre, morta quindici anni prima: pagina dopo pagina, racconta delle crepe che si allargano fino a incrinare in modo irreversibile i delicati equilibri familiari, si addentra nei propri ricordi per riportare a galla vecchi e nuovi conflitti, rimpianti e sensi di colpa, per trovare infine la forza di affrontare la verità e ricominciare. Viaggio negli equilibri precari di una famiglia all’apparenza perfetta, Quello che non sai è un romanzo sulla maternità e sul timore di non essere mai all’altezza. Attraverso la storia di un distacco necessario, narrata in un crescendo di sentimenti contrastanti, l’autrice inscena il fallimento personale della protagonista cambiando continuamente prospettiva in un gioco psicologico complesso e molto appassionante. Susy Galluzzo ha scritto un libro intenso che affronta un tema tabù con grande abilità e coraggio meditando in maniera profonda sul lato oscuro che è in ognuno di noi e su quello che una donna non confesserebbe mai, neppure a sé stessa”.

Susy Galluzzo è nata in Calabria ma vive a Roma da molti anni. È laureata in Giurisprudenza e svolge la professione di avvocato. Ha iniziato a scrivere Quello che non sai (Fazi 2021) dopo la scomparsa della madre.

Susy Galluzzo
Quello che non sai
Fazi, 2021

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