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“Una vita in alto”, Sara Simeoni racconta successi e delusioni

Il libro di Sara Simeoni, finalista del Premio Bancarella Sport 2023, rappresenta una testimonianza preziosa della vita e della carriera dell’ex campionessa italiana. Sara ha sempre rappresentato un’icona per molti, grazie alle sue eccezionali prestazioni e alla sua lotta contro i pregiudizi di genere. Il suo sorriso, la sua determinazione e la sua forza d’animo l’hanno aiutata a superare le difficoltà sia in pista che nella vita privata.

Nel libro, scritto insieme al giornalista sportivo Marco Franzelli, Sara Simeoni rivela i retroscena della sua lunga carriera, con un sacco di aneddoti curiosi e imprevedibili. Il libro contiene anche ritratti originali di molti personaggi dello sport e della vita italiana, che hanno incrociato il suo cammino. Grazie alla sua capacità di raccontarsi con leggerezza e autoironia, Sara Simeoni riesce a far emergere la sua personalità schietta e divertente, che ha conquistato il pubblico in tutte le sue apparizioni pubbliche, anche in televisione. Questo libro rappresenta un’occasione imperdibile per conoscere da vicino una delle atlete italiane più famose di tutti i tempi e che, anche grazie alla medaglia d’oro, è entrata nei cuori di un’intera generazione.

La medaglia d’oro che Sara Simeoni aveva vinto nella competizione di salto in alto alle Olimpiadi di Mosca del 1980 è stata sottratta dai ladri che si sono introdotti nel suo appartamento a Rivoli Veronese. Al momento del furto, l’atleta non era presente in casa, ma si trovava a Scandiano per promuovere il suo libro autobiografico intitolato “Una vita in alto”. Inizialmente, Simeoni ha temuto di aver perso anche le altre due medaglie olimpiche, gli argenti conquistati a Montreal nel 1976 e a Los Angeles nel 1984. Tuttavia, successivamente è emerso che gli altri due premi erano al loro posto.

Purtroppo, la medaglia d’oro sembra ormai perduta e, nonostante Simeoni e il marito Emilio Azzaro abbiano fatto il possibile per recuperarla, sembra destinata a rimanere solo un ricordo. Il valore di questo oggetto, tuttavia, è soprattutto simbolico, essendo il frutto di un’impresa sportiva straordinaria che ha visto la Simeoni primeggiare alle Olimpiadi di Mosca in un campo di atleti altamente competitivi, tra cui spiccava la tedesca Rosemarie Ackermann.

Sara Simeoni è stata una delle più grandi atlete italiane di sempre, vincendo ben 17 titoli nazionali nel salto in alto, un titolo mondiale indoor nel 1985 e quattro medaglie olimpiche complessivamente (una d’oro, due d’argento e un bronzo). La sua carriera è stata segnata da numerose vittorie e record, ma anche da problemi di salute che hanno portato alla sua prematura ritirata dall’attività agonistica nel 1988. Nonostante ciò, Simeoni è rimasta una figura di spicco dell’atletica italiana e un esempio di forza d’animo e perseveranza per molte generazioni di appassionati di sport.

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