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La storia di Alì, che corre per riabbracciare la sua mamma

Di Eleonora Celestini

Un bambino coraggioso e la sua mamma. La guerra e la fuga verso un mondo che si spera sia migliore.

C’è tutto questo un “Corri, corri Alì” (Il Ciliegio), libro per l’infanzia di Alessandra Cerretti, con illustrazioni di Albertina Neri, sugli scaffali delle librerie in questi giorni. Una storia che è un inno all’integrazione e alla solidarietà e che può servire a diffondere la cultura della tolleranza e dell’accoglienza anche tra i più piccoli.

“Mi chiamo Alì. Ho dieci anni. Sono nato in un paese dove fa caldo e dovrebbe splendere sempre il sole”. Alì si presenta così, proponendo un tema tornato di forte attualità dopo la tragedia afgana: il bimbo vive un paese dilaniato dalla guerra e per schivare i pericoli impara a correre più veloce del vento. Ma poi è costretto, senza la sua mamma, ad attraversare il mare per salvarsi.

“Quando sarò più grande andrò a riprenderla, così forse verrà ad applaudirmi alle Olimpiadi” si ripromette il bambino, che nella sua nuova terra riuscirà a trovare nell’atletica la compensazione al dolore di una vita difficile e solitaria.

Corri, corri Alì
Alessandra Cerretti
Il Ciliegio

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