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Coda alla Vaccinara, perché si chiamano così?

La Coda alla Vaccinara è uno squisito piatto della cucina romana povera. Le sue origini sono da cercare nelle osterie dell’antico rione Regola, il cui nome deriva dalla renula, ossia la sabbia soffice (rena) che copriva (e copre ancora oggi) le rive del fiume Tevere durante le piene. Ma da dove deriva questo nome di uno dei piatti più particolari e caratteristici della cucina della Capitale?

Originariamente la coda alla vaccinara era il macellato destinato agli abitanti del rione Regola. Il piatto era talmente diffuso che le persone del quartiere erano soprannominati i vaccinari-mangia-code. Nel quartiere Regola c’erano i vaccinari, ossia umili macellai, il cui lavoro era quello di macellare i bovini. La carne era chiamata vaccina, il nome che porta ancora oggi. I macellai di basso rango venivano di solito pagati in frattaglie che poi vendevano alle osterie locali. Le osterie, a loro volta, creavano dei piatti originali con questi pezzi di avanzi di carne bovina, ed è così che è nata la Coda alla vaccinara

Questa portata si trova spesso nei menu delle trattorie dei quartieri Testaccio e Trastevere, ma si può gustare anche nei migliori ristoranti della Capitale.

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